La strada è già stata tracciata, ora l’impresa sarà rendersene conto, vederla e saperla seguire.
La strada è già stata tracciata dalla Natura ma non per sua volontà ma solamente per spirito di adattamento. Perchè la Natura si adatta, si trasforma, cambia, si contraddice ma rimane lungimirante. Dello stesso carattere non è certo l’essere umano del XI secolo. Dovrà questo imparare per imitazione, se ne sarà ancora capace o farsi guidare, alla ricerca del Bello, da un educatore, la Natura stessa, che andrebbe stimato e riconosciuto come guida.
Alcuni spunti di riflessione…
01 gennaio 2023
C’è nebbia, si vede poco distante, la neve sotto le scarpe è farinosa e si sente che inizia a diventare neve bagnata. Ci diciamo che un 30 dicembre così caldo non è normale. E’ un primo dell’anno caldo, caldissimo per il periodo e praticamente in tutta Italia lo zero termico è fissato sopra quota 3.000 metri, come in estate e nelle stagioni più calde.
“Tra qualche anno in alcune località turistiche non sarà più possibile sciare, si deve invertire questo trend il prima possibile e ci adoperiamo per predisporre i mezzi e diffondere cultura green“. Federazione nazionale dei Consorzi di bacino imbrifero montano.
Luglio e agosto (2022) sono stati i mesi in assoluto più caldi. Il 24 luglio lo zero termico ha superato i 5000 metri. […] I valori sopra la media e le scarse precipitazioni sono continuate anche in autunno. Ciononostante alcune località hanno comunque deciso di puntare sull’apertura anticipata degli impianti, come Livigno e Riale con lo snowfarming e Cervinia con la coppa del mondo poi annullata per le cattive condizioni del tratto finale della pista. […] A molti non è rimasto altro che consolarsi con lunghe file in auto per fotografare le location più instagrammabili delle Alpi (come il lago di Carezza) o continuare a sciare su tristi lingue di neve artificiale.
«Bisogna che le istituzioni riflettano su quello che è oggi la montagna alla luce dei cambiamenti climatici», ha dichiarato Marco Bussone, presidente dell’Unione delle comunità montane, in un’intervista al Corriere della Sera. «Se necessario, bisogna investire sulla riconversione turistica, con funivie e seggiovie utilizzate maggiormente d’estate, e su strutture alberghiere più moderne». […] Varie strutture ricettive montane si sono reinventate adottando una prospettiva più sostenibile e destagionalizzata, cercando di attirare turisti interessanti soprattutto al relax, alle tradizioni culinarie locali e al benessere.
Il grido d’allarme al Congresso sentieri e rifugi del Cai. Il presidente del Club alpino italiano Montani: «Dobbiamo cambiare le nostre abitudini». I livelli del lago di Garda, mai così bassi in gennaio negli ultimi 30 anni