fare bene, fare meglio
“La più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun altro lo salverà”.– Robert Swan
Che cos’è l’Innovazione? Ne abbiamo parlato tante volte.
Non semplicemente “fare cose nuove” ma soprattutto “fare passi avanti”.
Non semplicemente immettere cose nuove nel mondo ma soprattutto provare a migliorare il nostro mondo. Più però crescono le complessità e più il vero senso dell’Innovazione sembra sfuggire. E l’innovazione diventa una toppa con la quale “aggiustare” i problemi anziché un progetto per vestiti più duraturi e resistenti.
Un esempio recente, per quanto apparentemente spettacolare, viene dal Giappone: Dogen City, una moderna interpretazione dell’Arca di Noè, concepita dalle brillanti menti dei designer giapponesi di N-Ark. Non un’antica nave di legno come l’Arca originaria, ma una vasta città galleggiante, tecnologicamente avanzata. Non un’antica nave per portare in salvo le specie animali ma portare in salvo, a turno, l’umanità minacciata dalla sue stesse azioni.
Dogen City, per chi ancora non ha visto la notizia sui giornali, è questo: un’isola galleggiante progettata per essere un rifugio per l’umanità contro le crescenti maree dei nostri tempi e contro le continue e inevitabili crisi climatiche che mettono a repentaglio quello che abbiamo sempre considerato il nostro habitat naturale. Un luogo atipico in cui 40.000 possano sopravvivere, sfuggendo alle maree e altri disastri – abbiamo ancora sotto gli occhi lo strazio dell’Emilia Romagna e delle persone che hanno perso tutto.
Contrariamente a coloro che ancora continuano a negare il problema e a nascondersi di fronte una sfida globale ed esistenziale, i numeri non lasciano dubbi: entro il 2030, gli eventi climatici come il caldo estremo, le inondazioni e lo stress idrico potrebbero interessare 1 persona su 2 a livello globale. (fonte McKinsey) Riguarderanno, come abbiamo fatto notare anche in Modelli di Business Circolari anche a chi queste cose preferisce pensare e vuole “continuare a pensare al business”: gli eventi climatici già condizionano e condizioneranno sempre più la fattibilità dei nostri Modelli di Business; basti pensare alla difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Sotto ad esempio, una “tavola speciale” che rende l’idea di quanto “tutto stia diventando scarso”.
E dunque? Bellissima la moderna Arca di Noè ma non c’è davvero di meglio da fare? Dogen City è uno spettacolare esempio di Innovazione… Ma anche no. È anche e soprattutto il segno evidente che siamo sulla strada sbagliata.
Nonostante gli sforzi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, siamo ancora focalizzati sulle conseguenze, piuttosto che sulle cause. È come se cercassimo di asciugare il pavimento senza chiudere il rubinetto che continua a versare acqua. È giunto il momento di agire a monte e cambiare radicalmente il nostro modo di fare business e vivere.
L’innovazione circolare e sostenibile deve essere il nostro faro guida. Questa deve essere intesa la “vera e unica Innovazione”. Non possiamo limitarci a trovare soluzioni temporanee (è la stessa strada che ogni anno ci porta a parlare di emergenza immigrati… come fosse ancora, sempre, un’emergenza) ma dobbiamo affrontare le radici del problema.
E qual è il problema? I nostri Modelli di Business, per come li abbiamo pensati sin qui, sono fallimentari.
Serve ripensarli. Serve pensarli “circolari” da subito.
Pensare che un’arca galleggiante ci salverà, per quanto nuova possa sembrare Dogen City, è un’idea vecchia. La stessa che ci ha portato sin qui.
articolo tratto da Beople – Business Design Academy – 21 giugno 2023